È stato un anno molto difficile, la gelata di fine febbraio 2018 ha spazzato via tutta la produzione: non un fiore, neanche un’oliva era rimasta sulle piante. Per di più gli ulivi, alberi sempreverdi per eccellenza, avevano perso gran parte delle foglie. Il ghiaccio formatosi in una singola notte di fine febbraio 2018 ha lacerato i rami, e le piante hanno sofferto.
Un evento straordinario
Una gelata è un evento straordinario, i vecchi contadini non ricordano nulla di simile. Ma la lunga tradizione di coltivazione olivicola, la piena consapevolezza delle buone pratiche, la tenacia di chi non si arrende, la saggezza di chi sa gestire le risorse hanno avuto la meglio. Chi vive di agricoltura impara molto bene a gestire l’ansia, altrimenti è meglio fare un altro mestiere. Ce la mettiamo tutta, curiamo le piante, sistemiamo il terreno, ma quello che viene dal cielo non è gestibile. E ci vuole pazienza, tanta.
Gli ulivi sono piante tenaci, e noi pure
Hanno resistito per secoli, non ci hanno deluso; gli ulivi sono fioriti e promettono una gran bella produzione. Cancelleremo questo anno orribile al prossimo raccolto, il nostro animo è già in festa. In questi ultimi mesi abbiamo comunque superato dure prove: abbiamo sperato che non cadesse grandine quando il cielo si gonfiava di nuvoloni grigi, ci siamo preoccupati di evitare attacchi di mosca olearia, abbiamo donato preziosa acqua alle piante. Ed ora attendiamo il premio, l’olio!
Il prossimo raccolto
Ora possiamo dirlo con certezza: le olive ci sono, le abbiamo curate come frutti preziosi, sono tante e sono belle. Tra poco più di un mese ricominceremo con le attività di frantoio; nel frattempo smontiamo macchinari, li puliamo, rimontiamo. Controlliamo che tutto sia in perfetto ordine e che non manchi nulla. Non ci siamo arresi mai. Perché noi siamo come le piante che amiamo: forti!
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